ATLETICA Le unghie della Green graffiano la Iaaf

   Le unghie a colori della svedese Emma Green, settima nella finale del salto in alto. Smalto con i colori dell'arcobaleno nella qualificazione di Ferragosto (gesto solidale con i gay, discriminati da una odiosa legge voluta da Putin), smalto color rosso nella finale di sabato, dopo l'ordine informale ma perentorio della Iaaf, la Federazione Internazionale di atletica leggera

Le unghie variopinte di Emma Green hanno “graffiato” la Iaaf. Pur di non irritare la Russia, la Federatletica mondiale non ha esitato a coprirsi informalmente di ridicolo, pressando la 28enne svedese affinchè non si presentasse nella finale dell’alto con i colori dell’arcobaleno smaltati sulle unghie, come a Ferragosto in qualificazione. La Iaaf ha informalmente avvertito la Green (anche il suo cognome è un colore, verde) che così facendo violava le regole che proibiscono dichiarazioni politiche. Per la Iaaf insomma è più grave dipingersi le unghie con i colori adottati dai movimenti gay che discriminare le persone per via dei loro gusti sessuali.
     E stando in Russia, novelli don Abbondio, i pavidi governanti si sono preoccupati soprattutto di non urtare la suscettibilità di chi ospita questo tiepido Mondiale moscovita. Ma l’uguaglianza dovrebbe essere un dettame per lo sport, indipendentemente dalle leggi dei Paesi a cui si affidano gli eventi. Peccato non aver potuto verificare come si sarebbe comportata la Iaaf se Emma Green non avesse coperto di smalto rosso (colore ad hoc in Russia) le sue unghie.


Sul Corriere dello Sport di domenica 18 agosto 2013

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