TEATRO Maddalena Crippa "Italia mia Italia"

Maddalena Crippa ha deciso di mettere in scena il suo spirito patriottico, il suo amore per questa Povera Patria Italia, con uno spettacolo intelligente ed emozionante. Un modo colto di reagire, di non rassegnarsi a veder quotidianamente svilita la nostra Italietta smemorata, che continua a farsi del male ogni volta che si va a votare e nella vita di tutti i giorni. Sempre più povera, sempre meno colta, sprofondata nell'inciviltà corrotta delle piccole e grandi ingiustizie. Assassinata lentamente (ma non troppo) dai soliti sospetti, anzi colpevoli. Perchè come cantava De Gregori, lìItalia siamo noi. 
La musica e le parole, sue e di autori che attraversano più di un secolo, sono un atto "politico" forte, che va in scena senza ricorrere alla politica, usando un più nobile linguaggio, arrivando al cuore di chi ha la sua stessa sensibilità con straordinaria e commovente efficacia.
Ricordarsi chi siamo, chi siamo stati. Una manciata di testi e di canzoni che Maddalena sceglie, studia, passa al setaccio per allestire la sua lezione sentimentale e parlare al cuore dei veri italiani.L'arrangiamento dei brani, acustico ed incisivo, è una delizia per la platea. Tricolore anche l'allestimento, sobrio, colorato come i pensieri di speranza che anche in questa lunga notte italiana Maddalena Crippa cerca di rilanciare. Con orgoglio, con semplicità. Vestita di verde, abito lungo, di classe. Alle sue spalle lo schermo s'illumina di rosso e di bianco.
Una serata di pensieri intimi che diventano motivo di riflessione e di fierezza. Ma che acuiscono il rimpianto per tutto ciò che la politica ha dimenticato, lasciando che per interessi personali, l'Italia diventasse sempre più povera e malandata.
Le canzoni sono belle e gli arrangiamenti acustici (di Massimiliano Gagliardi, il figlio di Peppino Gagliardi, indimenticato cantante degli anni '60 e '70) paiono esaltarle ancor di più. Si vede che Maddalena ha studiato a fondo e sente il tema. Interessante l'interpretazione del retrosignificato del tormentone delle gemelle Kessler ("Quelli belli come noi...") anche se all'epoca c'è da dubitare che anche i messaggi nascosti centrassero il bersaglio. Quei motivetti che piacevano tanto. Però Alla lettura delle parole scritte dai bimbi in cerca di identità, un brivido di commozione attraversa il teatro. 
Uno spettacolo sincero e propositivo. Ottimista tutto sommato. Da far girare per tutta la penisola, da registrare in dvd e portare nelle scuole italiane. Vale più di tante lezioni in cattedra.



* Le canzoni ripescate, riproposte e poetizzate sono di Battisti, Fossati, De Gregori, Conte, Cutugno, De André, Endrigo, Modugno, Battiato.
* Si ripropongono testi di Pasolini, Leopardi, Piccolo, Fellini, Cassano, Gualtieri, Farinetti.


 MADDALENA CRIPPA

ITALIA MIA ITALIA

direzione musicale, arrangiamenti
e pianoforte

Massimiliano Gagliardi
musiche dal vivo eseguite da
Ermanno Dodaro contrabasso
Giovanna Famulari violoncello
Massimo De Lorenzi chitarra

regia Peter Stein

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