VOLLEY Treviso, fumetti per accendere la passione dei bambini

 Volley e cartoni animati, volley e fumetti: un legame consolidato, indissolubile, che resiste allo scorrere del tempo e non passa mai di moda. Fin dai tempi di Mila e Shiro, la figura del pallavolista trasformata in un personaggio da guardare in tv o da sfogliare, è stato il modo migliore per promuovere questo sport ed attrarre bimbe e bambini.
        Quando all’inizio degli anni ‘90 Milano allestì lo squadrone che sarebbe diventato campione del mondo, Andrea Lucchetta sbarcò sulle pagine di “Tutto, musica e spettacolo”, iniziando il suo viaggio virtuale nel mondo dei cartoon, facendo tappa nella striscia del fumetto che lo ritraeva, da buon muratore sotto rete, con cazzuola e calce intento a costruire veri muri di mattoncini rossi.

Le avventure di Mila e Shiro vengono ciclicamente riscoperte dalle nuove generazioni in età scolare, è recente il successo delle Spike Girls, la squadra creata da Andrea Lucchetta che pochi anni fa teneva compagnia la domenica mattina di buon’ora su Rai2. L’allenatore era proprio Lucchetta in versione cartoon e il campione del mondo azzurro si doppiava, dando genuinità al tutto.
        Sarà un caso, perchè Lucky è trevigiano, ma proprio da Treviso arriva l’ultima iniziativa che coniuga volley e fumetti per far breccia nel cuore dei più piccini. Ecco il mini Team, la squadra della fantasia partorita dalla Fipav Treviso (che poi ha dimenticato di promuovere la sua bella iniziativa, ma questa è altra storia...).

Con la collaborazione di quattro atleti, sono nati i quattro personaggi che hanno popolato il primo numero del fumetto, che è stato realizzato dalla Manifactory. Jenny Barazza, Alessandro Fei, Dante Boninfante e Carlotta Daminato sono stati gli ispiratori dei loro cloni di carta Karina, Nick, Tom e Mia. Atleti che hanno fatto la storia della Sisley Treviso, atlete che giocano ora nel Conegliano.
        Il fumetto è una sorta di premio che la Fipav trevigiana, presieduta da Michele De Conti, ha regalato alle società che hanno aderito al progetto dell’attività motoria e del minivolley. Nel primo numero si parla del fondamentale del palleggio, dell’alzata, poi seguiranno gli altri aspetti del gioco: la schiacciata, il muro, la battuta e così via.
 

      Lo scopo è naturalmente quello di far scoprire il volley ai bambini delle scuole Elementari (hanno cambiato nome, ma visto che la denominazione è stata l’unica novità, tanto vale chiamarle come si deve), bimbi in età compresa tra 6 e 10 anni.
        Obiettivo meritorio e sempre d’attualità, specie ora che una recentissima inchiesta ha rivelato che i bambini italiani smettono di fare attività già a 11 anni. Una precocità dannosa che non ha eguali in Europa.

Semplificare e insegnare le regole, rendere vicini i campioni in cui ogni bambino può cercare di identificarsi. Disseminando messaggi sociali e positivi e caratterizzando i personaggi, cosi come aveva fatto Lucchetta con la squadra delle Spike Girls, con una particolare connotazione caratteriale, utilizzabile a sfondo pedagogico.
        Per sensibilizzare al tema della solidarietà si è tenuta presente la collaborazione con i volontari della “Lilt - Giocare in corsia” presenti negli ospedali di Treviso e Conegliano e nelle pagine compaiono anche i clown dell’associazione.
   
    La disegnatrice Sara Penco ha spiegato lo spirito del lavoro: «La volontà era quella di rendere i personaggi positivi, sportivi e molto affiatati tra loro. Volevamo che i bambini  si identificassero nei loro nuovi eroi, per questo i tratti sono meno marcati, più arrotondati e semplici. Proprio come accade in un gruppo, in una squadra: uno è più leader, l’altro più calmo e ragionevole, e tra le ragazzine c’è la più fashion e quella più sportiva»


* sul Corriere dello Sport di mercoledì 8 gennaio 2014




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