VOLLEY Il record inSABBIato, inaccettabile omissione

Non avrebbe senso continuare a sacrificare tempo libero alimentando questo blog se, per evitare di accrescere l'alone di antipatia che tradizionalmente accompagna la mia persona riferita al mio lavoro, tacessi su quanto avvenuto domenica. 
Parto dal confessare una mia omissione, un mio errore, tanto per essere chiari. Non che debba importare a qualcuno ma domenica scorsa il campionato maschile di volley non è stato reputato la cosa più importante e per lavoro, mi sono occupato con priorità del record italiano di salto in alto stabilito da Marco Fassinotti nel corso dei tricolori indoor di Ancona. E poi c'era da seguire la finale della Coppa Italia femminile, per poi scriverne. Morale della favola, il tempo speso per trasformare gli elaborati in testo pubblicato è stato inferiore al necessario. E la fretta è una delle nemiche più pericolose per chi si occupa di giornali. Inoltre da Verona, dove si era giocata Calzedonia Verona-Exprivia Molfetta, Serie A1 di pallavolo, l'unico materiale in mio possesso era quello fornito dalla Lega Pallavolo. Testi e tabellini passati in automatico, molto, molto di fretta. Una lettura rapidissima ai testi arrivati grazie alla Lega Pallavolo. In pagina.
Dopo la chiusura della prima edizione però, al posto del caffè notturno, ho preferito riguardare quanto pubblicato. E scorrendo il tabellino di Verona, ho provato una fitta al cuore (e al fegato). Un numero accanto a un nome. Sabbi 41. Ma 41 punti è un punteggio record! Possibile che nei comunicati non ci sia nulla? A memoria sono quasi certo che sia record. Ma ho imparato che la memoria a volte tradisce e serve la conferma. Trovo la pagina delle statistiche sul sito della Lega e ricordo i passaggi per arrivare a ciò che cerco. Purtroppo esiste solo una classifica comparata A1-A2, che già riporta i 41 punti di Sabbi ma non il precedente record di Iakovlev, 39. Bizzarro. Maledico una volta di più l'assenza della classifica che avrei preteso di trovare (ma perchè non ci sono le 3 graduatorie necessarie, specie ai giornalisti che vorrebbero utilizzarle: A1, A2, totale? Ma forse non sono stato capace io di orientarmi e trovarle) ma ho la conferma che il 41 di Sabbi è il nuovo primato di punti realizzati in una partita da un giocatore del campionato italiano di A1.
Fortificato dalla certezza acquisita, vado a ripescare il comunicato di Molfetta. Nulla. Vado a rivedere il comunicato di Verona. Nulla. Vado a rileggere con attenzione, riga dopo riga, il comunicatone della Lega sulla giornata di campionato. Nulla. Non solo, realizzo che il premio come migliore in campo è stato dato a Gasparini, giocatore della squadra sconfitta. Vado a vedere sul sito storico del volley italiano. Nulla. 
Mi rassegno all'evidenza: nessun organo istituzionale si è accorto che Sabbi ha realizzato il record. Almeno nelle edizioni successive del giornale per cui lavoro, cambio il catenaccio e metto in evidenza l'exploit di Sabbi. Potrei sbagliare ma ieri mattina soltanto Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport segnalavano l'avvenuto primato di Sabbi. D'accordo che il nome si presta al gioco di parole, ma come è possibile inSABBIare un record di questa portata? Si è trattato di una inaccettabile omissione che ha molti responsabili e nessuna, sottolineo, nessuna giustificazione. Perchè se il sistema di comunicazione del campionato di volley ha una falla che consente tutto ciò, significa che non è un sistema valido e/o che è stato concepito male.

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Le riflessioni generali che scaturiscono dall'episodio sono piuttosto sconfortanti. Nessuno si offenda se mi permetto un'istantanea sulla realtà e forse è ora di togliere la testa dalla SABBIa, fotografando le carenze e l'effettiva qualità del panorama generale degli operatori del settore. Meno presunzione, maggiore umiltà, (ri)trovare la voglia di imparare. 
Apro una parentesi. Se si vuole davvero omaggiare il Premio Stracca e la memoria di Roberto, capace di cominciare la carriera giornalistica come addetto stampa della Roma Volley e di arrivare al Corriere della sera, e non si vuole premiare chi già lo ha vinto, sarà meglio non assegnarlo. 

Da un lato le carenze giornalistiche generali. Il proliferare dell'autoscrittura e dell'autopromozione ha diffuso la convinzione che scrivere, fare il giornalista o il fotografo, sia facile. Chiunque può aprirsi un blog (perfino io...) e scrivere. Di volley in questo caso. Ciò ha portato a diffondere l'idea che il ruolo di addetto stampa possa essere occupato da chiunque, anche da chi non sa proprio cosa sia il giornalismo, anche da chi viene incaricato dallo stesso club di fare altro, perchè tanto per fare i comunicati stampa che ci vuole...? Il discorso è lungo e non ho tempo nè voglia di affrontarlo in questo post. 
Vorrei precisare, ma i diretti interessati lo sanno già perchè grazie al web ho potuto esprimere direttamente apprezzamento per idee e sforzi compiuti, che ci sono anche diversi blog che tentano di battere strade nuove, di parlare di pallavolo con passione e punti di vista diversi ma giornalistici. C'è modo e modo di curare un sito, un blog. E anche da lì si può partire per migliorare e crescere, quando si ha la giusta umiltà. Quando c'è la consapevolezza che si può sempre imparare.

Inevitabile infine, mettere in discussione l'istituzione del premio mvp. Il caso di Verona-Molfetta ha dimostrato che è assolutamente inutile. Se nemmeno fare il record di punti è bastato a Sabbi per avere il premio, andato come nella stragrande maggioranza dei casi all'atleta di casa, perfino quando la squadra di casa perde, a che serve? Che senso ha? Ci sono delle eccezioni, ma in genere il migliore in campo di una partita appartiene a chi vince, non a chi perde. E non penso che sia da prendere come riferimento la scelta della Fivb ai Mondiali del 1998, quando il presidentissimo Acosta era in rotta con il presidente della Fipav, Magri (si, lo stesso che è ancora presidente oggi) e Andrea Giani o Samuele Papi (questi i due azzurri candidati, come da informazione fornita da testimoni oculari) vennero privati del titolo di mvp dei Mondiali, come avrebbero meritato, con l'Italia campione del mondo per la terza e per ora ultima volta.

Il record di Sabbi è fissato a 42 punti
PS: dopo un riesame video della partita Verona-Molfetta, il record di Sabbi sale a 42 punti, come informa la Lega Pallavolo

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