VOLLEY Miglior arbitro è quello che non si nota. Un rosso inopportuno

Confortato dal giudizio di tanti fischietti di valore, sono tra coloro che pensano che i migliori arbitri siano quelli che non si ergono a protagonisti della partita. Ho trovato perciò decisamente inopportuno il rosso inflitto dai signori La Micela e Bartolini al tecnico della Sir Safety, Slobodan Kovac sul finire del terzo set della terza finale scudetto tra Lube Macerata e Perugia. Gli arbitri hanno ritenuto di aver ricevuto un vaffa da Kovac, che pare frutto di un equivoco in realtà. 
Morale della favola, con il rosso, Perugia si è trovata a fronteggiare il match ball della Lube, che poi ha subito chiuso.
Come in altre analoghe occasioni, dico che è decisamente inopportuno creare i presupposti per chiudere una partita bella e per lunghi tratti molto equilibrata, a dispetto del 3-0, con una decisione disciplinare arbitrale, per giunta discutibile. La Lube con ogni probabilità avrebbe vinto lo stesso, non sto certo dicendo che Perugia ha perso per colpa degli arbitri. Ma sicuramente sarebbe stato meglio evitare di confezionare un match ball a tavolino. Anzi, sul seggiolone. Mi auguro che in gara 4, domenica a Perugia, la gestione dei cartellini sia più discreta.

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