VOLLEY Laura Bruschini e Volleyrò: Una società di ex sportivi

Laura Bruschini è il direttore sportivo di Volleyrò, a cui regala la sua esperienza di ex atleta arrivata fino all’Olimpiade, e la sua sensibilità di mamma. Cosa ha di speciale questo Volleyrò? 
«Beh, qualcosa di diverso ce l’ha. Perchè è fatto da persone che hanno vissuto lo sport sulla propria pelle, ex sportivi. C’è attenzione per il percorso, valutandone la qualità e non solo l’obiettivo. Piano piano è nata la consapevolezza che con le nostre forze si poteva fare qualcosa di livello. Dopo i primi anni, dopo la gavetta, abbiamo applicato la stessa metodologia, abbiamo imparato dai più forti, portato l’acqua e visto che potevamo iniziare anch noi a metterci in gioco».
Svezzare ragazze pallavoliste, un compito che richiede capacità e attenzione a 360 gradi.
«Arrivano che sono ragazze giovani, quando escono da Volleyrò sono atlete a 18 anni. L’adolescenza è il momento più delicato, non solo a livello sportivo. Vivono momenti di esaltazione e depressione. La nostra struttura parte dalla base, dal lavoro nelle scuole. Io come atleta non ho mai visto una società come questa. E sono contenta perché l’abbiamo costruita noi, partendo da zero e con tanta fatica iniziale. Siamo estremamente orgogliosi, al di là delle vittorie di poter offrire un percorso alle ragazze, di insegnar loro a rialzare la testa, a rimettersi in gioco, perchè lo sport ti aiuta anche nella vita.  La nostra diversità è stata anche questa: non abbiamo mai enfatizzato una sconfitta, abbiamo dato il giusto valore alle cose».
Con Scozzese e Monini ha raggiunto l’intesa che serve per il decollo di un club?
«Io e Lionello Teofile realizziamo le loro idee. A volte è stancante perchè hanno un ritmo incredibile. A volte sono commoventi la passione e l’entusiasmo che mettono nel progetto, a cui dedicano tanto tempo. Sul territorio vorrei che iniziassero a vederci non come un rivale ma come un’opportunità per crescere tutti».

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