VOLLEY Tai Aguero: Il volley è il passato, largo alla mamma

La Pomì Casalmaggiore ha comunicato l'addio al volley di Tai Aguero, che pochi giorni fa aveva lasciato il ritiro della Nazionale. La storia pallavolistica di Tai si conclude così, con una maglia rosa che è stata la sua ultima di club, con una maglia azzurra che è diventata la sua seconda pelle dopo aver chiuso il libro della sua prima vita, vissuta a Cuba. Una grandissima giocatrice che è riuscita ad essere originale anche nel momento in cui ha deciso di abbandonare la carriera, all'età di 37 anni anni. Perché a lei le cose piace farle bene. Ed in queste settimane deve essersi resa conto che far bene la pallavolista, la mamma e la compagna di vita, stava diventando assai complicato, per non dire impossibile. E così ha scelto di uscire di scena, di defilarsi per continuare ad essere una regina anche fuori dal campo, tra le mura domestiche, con in braccio suo figlio Pietro.
Non è da tutti saper cambiare idea quando ci si rende conto di aver commesso un errore di valutazione. Tai, anche coraggiosamente, lo ha saputo fare, pensando al bene suo e della sua famiglia. A ciò che era più funzionale per la sua pace interiore e familiare. Sia pure a malincuore, perché sia per la Nazionale che per Casalmaggiore la sua assenza sarà anche un problema. Ma con il cuore in pace e la consapevolezza di chi è convinto di aver fatto la cosa giusta.
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“E’ stata una scelta difficile – spiega Tai – ma alla quale non ho potuto sottrarmi. Amo la pallavolo, è stata la mia passione, ma la famiglia viene prima di tutto e gli impegni in nazionale e in campionato con la Pomì sarebbero stati eccessivi”. E poi a ribadire il concetto l’italo-cubana aggiunge: “La famiglia rimane, la pallavolo no”. Lasci un ambiente, quello rosa, che ti aveva accolta a braccia aperte e che già non vedeva l’ora di apprezzarti nella nuova veste di regista. “Nei pochi mesi in cui sono stata a Casalmaggiore, mi sono sentita a casa, la disponibilità della società e di tutta la dirigenza mi hanno regalato un’esperienza splendida che non dimenticherò. Ringrazio il Presidente Boselli per avermi voluta in questa avventura ed avermi permesso di rimettermi in gioco sul massimo palcoscenico nazionale e sono dispiaciuta di non aver potuto mantenere fede all’impegno preso con lui e con la società”. Alla domanda se si tratti di un addio al volley Tai non ha dubbi. “Chiudo qui con il volley giocato – spiega – sono felice di averlo fatto in una squadra come la Pomì e dopo alcune splendide settimane in nazionale. Le auguro il meglio, sta nascendo una grande squadra, la seguirò da spettatrice, non escludo di venire di tanto in tanto alle partite. Rivolgo l’ultimo pensiero ai tifosi rosa, sono stati semplicemente fantastici, hanno capito di dovermi aspettare e mi hanno veramente regalato splendide emozioni”. “Siamo dispiaciuti per la decisione di Tai – commenta il Presidente della VBC-Pomì Massimo Boselli Botturi – ma la rispettiamo. Se la nazionale era diventata incompatibile con gli impegni famigliari dell’atleta lo stesso sarebbe stato durante la stagione nel suo club di appartenenza. Dimostrando grande onestà e professionalità Tai ha preferito defilarsi e rinunciare alla ribalta per dedicarsi anima e corpo alla propria famiglia. Siamo onorati di aver avuto nella nostra squadra una giocatrice che ha fatto la storia della pallavolo e che ha confermato, anche in maglia rosa, che i successi si costruiscono oltre che sulla classe e le doti tecniche, sulla correttezza, l’umiltà e l’abnegazione”. Gioco forza, cambiano i programmi societari sul fronte della palleggiatrice, a giorni si attende l’ufficializzazione della giocatrice a cui sarà affidata la cabina di regia. 

http://leandrodesanctis.blogspot.it/2014/07/volley-tai-aguero-stavolta-la-mamma-non.html

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