VOLLEY Mondiali femminili, The dark side of mix zone

Qualche foto a beneficio di chi ha la fortuna di non dover lavorare ad eventi organizzati dalla FIVB e di chi deve organizzare manifestazioni sportive: se fa il contrario di ciò che fa la FIVB è già un pezzo avanti. Ora le malefatte di tal mister Bill Kauffman, hanno inquinato non poco il lavoro di chi si è avvicinato ai Mondiali. A Roma le sue scelte furono tamponate dall'efficiente Comitato Organizzatore Locale, così come a Bari il lavoro del COL ha messo tutti gli operatori nelle migliori condizioni possibili (con una linea hi-fi
straordinaria, un sogno per chi vive le connessioni di lavoro come un incubo, quando smettono di funzionare nel momento topico: è accaduto a Milano, linea in tilt alle 22.45, quando tutti gli inviati stavano cercando di inviare i loro servizi).
A Milano invece, nessuno ha avuto il coraggio di fargli presente che razza di idiozie demenziali stava predisponendo, ed ha imperversato il sistema Fivb anti giornalisti. Parentesi: senior Hoffiz, lei che dice e dimostra di tenere in considerazione la stampa, perché non rimuove gli incapaci all'interno della Fivb e detta una nuova linea comportamentale?
Dall'alto verso il basso nell'ordine: lo spazio per le interviste dedicato a chi non ha i diritti ma può vantare telecamere, registratori e audiovisivi vari.
Poi si esce allo scoperto, l'immagine del lungo corridoio, una specie di galleria del vento, dove le atlete, sudate dopo la partita, sono costrette a passare per poi aprire la porta che, sorpresa, conduce nell'alto corridoio dove i giornalisti, senza vedere né sentire, attendono alla cieca le pallavoliste che decidono di transitare. Stampa per ultima come sempre. Complimenti alla Fivb, e a tutti i Kauffman* che occupano i posti sbagliati nei momenti sbagliati. Il Mondiale sta finendo, a non rivederci.

* Il signor Kauffman è incredibilmente Manager of Communications della Nazionale femminile degli Usa. Mio Dio, come sono caduti in basso anche gli americani...







Etichette: ,