VOLLEY Al Maracanazinho è nata la stella Giannelli, l'Italia di scorta fa il "miracolo"

 http://www.corrieredellosport.it/news/volley/2015/07/16-2458506/world_league_-_fenomeno_giannelli_la_vittoria_della_volonta_/
 


Si dice sempre che gli italiani danno il meglio, nello sport, nei momenti di maggiore difficoltà. Ebbene la Nazionale di volley ha dato un orgoglioso colpo di spugna alle ultime convulse e tribolate giornate. Priva dei quattro azzurri rimandati a casa dal ct Berruto per aver tardato un rientro in hotel (Travica, Zaytsev, Sabbi, Randazzo) l'Italia d'amergenza mandata in campo ha saputo andare oltre ogni più ottimisticfa previsione, battendo la Serbia al termine di una gara vibrante e combattuta, conclusasi con un tie-break che il filotto al servizio di Giannelli ha subito tinto d'azzurro.
 Il teen ager del Trento ha confermato le sue eccezionali qualità tecniche e caratteriali. Non era semplice farsi carico di una squadra privata dei suoi abituali punti di riferimento, con Antonov e poi Massari (praticamente dei debuttanti a questi livelli) come schiacciatori aggiunti a Lanza. 
Giannelli ha retto l'urto con le responsabilità, ha dato tranquillità ai suoi attaccanti distribuendo il gioco tra Vettori e Lanza. Non si fanno queli ace a ripetizione del set decisivo se non si ha grande personalità e sicurezza nei propri mezzi, il coraggio di osare. Solo a pensarlo quel magnifico servizio "ad uscire" atterrato sullo spigolo, imprendibile per la ricezione serba, ci vuole talento fantasioso. Un gioiello autentico.
Tornato capitano, Birarelli ha dato la scossa nel terzo set, il momento più difficile per gli azzurri. Con la difesa (il libero Colaci semplicemente strepitoso), il muro, la voglia di vincere e di costruire una notte indimenticabile, la Nazionale ha regalato una soddisfazione enorme al ct Berruto, indipendentemente da quanto accadrà nella seconda partita, contro i campioni del Mondo della Polonia. 
Berruto aveva confessato di sperare che tutto l'accaduto si trasformasse da evento negativo in opportunità. E'quanto è successo al Maracanazinho, ancora una volta Palasport che segna tappe fondamentali del volley italiano. L'Italia è ancora viva, anche se orfana di nomi importanti e preziosi. E si scopre più ricca. Ma per un giorno almeno, può pensare solo a quanto è stata brava, dando ragione al suo ct che vede nella forza di volontà, nella voglia di vincere, le armi con cui la nazionale italiana può affrontare chiunque senza paure. I tifosi dell'Italvolley possono godersi questo trionfo inatteso e per questo ancora più bello. Senza lanciarsi in giudizi definitivi, ma con una rinfrancante iniezione di fiducia che farà bene a tutti. La Francia ha battuto il Brasile, l'Italia dimezzata la Serbia. La Final Six della World League, che ha tenuto a battesimo la rete tecnologica con i led e il campo con la prima linea di colore arancione più scuro, ha preso il via con tante sorprese.


ITALIA-SERBIA 3-2 (25-23, 14-25, 25-23, 20-25, 15-9)

SERBIA: Ivovic 12, Petric 13, Jovovic, Atanasijevic 26, Podrascanin 7, Lisinac 14, Rosic (L). Okolic, Kostic, Stankovic 2, U.Kovacevic 3, N. Kovacevic 1: Ne: Starovic, Majstorovic (L). All. Grbic
ITALIA: Birarelli 15, Mengozzi 10, Vettori 20, Giannelli 7, Lanza 20, Antonov 3, Colaci (L). Massari 5, Saitta, Nelli, Anzani 1. Ne: Botto, Giovi (L) All. Mauro Berruto
Arbitri: Turci (BRA), Zenovich (RUS)

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