ATLETICA Schwazer, Liu Hong e la... persistenza del tempo per la Iaaf (aggiornato)

Salvator Dalì e i suoi orologi molli (La persistenza della memoria) potrebbero essere adatti ai nuovi arredamenti della sede monegasca della Iaaf. Ultimamente la Federazione Internazionale di atletica leggera ha dimostrato di avere una concezione abbastanza atipica del tempo e la "visione" di Dalì si adatterebbe al meglio. Prendiamo ad esempio il tempo che è stato impiegato per giudicare due casi di doping (secondo la Iaaf, naturalmente). 
Alex Schwazer viene indicato come positivo all'antidoping per un controllo dell'1 gennaio ma la notizia è stata data solo il 21 giugno, dopo che in prima battuta i suoi campioni erano risultati negativi, puliti.
La marciatrice cinese Liu Hong il 7 maggio a Roma, nella 20 km del Mondiale a squadre di marcia (il giorno prima della vittoria di Schwazer sulla 50km) viene trovata positiva all'hygenamine, un vasodilatatore non dichiarato nel momento del controllo, contenuto in un prodotto di erboristeria e considerato infrazione minore dalla Iaaf. Ebbene, la positività del 7 maggio non è diventata di dominio pubblico fino all'altro ieri e la squalifica di un solo mese, che non pregiudica la partecipazione olimpica della marciatrice allenata da Sandro Damilano, è stata data dal 13 giugno al 13 luglio. Una squalifica del tutto simbolica perchè in quel mese l'atleta non avrebbe comunque gareggiato.
Mettiamo la lente d'ingrandimento sulle date dei due casi: Schwazer "positivo" l'1 gennaio, lo viene a sapere il 21 giugno. La cinese Liu Hong, positiva il 7 maggio, inizia a scontare il mese di stop il 13 giugno, otto giorni prima che esploda l'anomalo caso Schwazer.
In casi del genere non occorrono commenti. Basta la fredda cronaca... 
Non solo. C'è difformità anche nel comportamento dei Tribunali Antidoping d'appartenenza: il TNA cinese ha deciso per una squalifica morbidissima, il TNA italiano si è detto addirittura incompetente, rimettendosi (come minimo pilatescamente, ma si può anche pensare altro) al giudizio del Tas. Risultato: la Liu se l'è cavata con un mese "invisibile" di stop, Schwazer è ancora lì che aspetta la condanna definitiva. Alla faccia della giustizia.

Sull'argomento un bel servizio di Nando Sanvito, che sta seguendo con passione e lucidità il caso, su Mediaset
http://www.video.mediaset.it/video/sportmediaset/altrisport/314759/schwazer-le-reazioni.html?$p=autoplay$i=1$n=1$ck=YXV0b3N3aXRjaCwxLDAsMTAsMjAwLDYzNzMwNixzcG9ydG1lZGlhc2V0LCw_ 

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