ROMA Forte Trionfale, ora tocca ai tecnici fare i conti

http://leandrodesanctis.blogspot.it/2017/03/roma-forte-trionfale-riqualificato-sara.html

Sia pure in ritardo di una settimana, mi permetto semplici considerazioni dopo aver partecipato per tre ore all'assemblea nell'hangar all'interno del Forte Trionfale, lo scorso sabato 1 aprile.
I tecnici hanno sintetizzato le varie proposte formulate dalle associazioni e da qualche singolo cittadino, provando ad assemblare il tutto, rappresentando le varie istanze nella "mappa" che illustra questo post.
Sperando che la questione non diventi politica, come ad un certo punto degli interventi è parso, e che quindi assuma colorazioni diverse da quelle che dovrebbero ispirare tutta l'operazione, qualcosa di nuovo si è saputo.

1 - abbiamo appreso con sconcerto, malumore ma in fondo non sorpresa, che il Demanio non vuole restituire l'area alla città, ovvero non rinuncia a farsi pagare lo spazio di cui l'Esercito ha usufruito per decenni sottraendolo alla cittadinanza. 

2 - chi farneticava di uno spazio senza parcheggi per le auto non sarà accontentato, perchè ci sono norme di legge al riguardo (e per una volta aggiungo: meno male...)

3 - i soldi non ci sono. I fondi pubblici per realizzare la riqualificazione e soprattutto per poi mantenerla senza il degrado che accomuna ormai troppo strutture capitoline, sono assai limitati. I progetti vanno fatti pensando già a quanto occorrerà per mantenerli

Considerazioni
Mi fermo qui per mettere a fuoco un paio di punti che mi sono parsi essenziali per inquadrare nel modo corretto tutta l'opera di riqualificazione.
Non conosco la palazzina Missana (mai vista) quindi non so dire se l'intransigenza nel volerla considerare un bene pubblico inalienabile sia giustificata o meno. E mancando fondi bisogna pur trovarli in qualche modo, anche se costeranno qualche rinuncia. Altrimenti il rischio che si faccia poco o nulla mi pare sia concreto.

Sono rimasto stupito dall'atteggiamento e dal "rimprovero" formulato dal tavolo, con la signora architetto che ha sottolineato come di idee i cittadini ne abbiano fornite molte ma senza suggerire e produrre i costi, senza insomma mettere a fuoco le spese necessarie nè come reperire i soldi.

D'accordo, l'apertura alla partecipazione popolare è solo da applaudire e lodare. Ma a questo punto la cittadinanza andrà ascoltata e consultata per una ulteriore condivisione quando le parti istituzionali avranno idee più chiare su cosa si può fare e cosa no, sull'entità dei fondi pubblici disponibili.
Ad ognuno il suo lavoro, le sue competenze. Solo chi è nelle istituzioni conosce le leggi e le norme che regolano questo genere di attività. Solo i tecnici preposti possono avere un'idea di quanti soldi servono per realizzare ciò che è realizzabile, di quanti soldi servono per mantenere ciò che verrà senza vederlo andare in malora (chi abita in zona pensi al Parchetto di via Fornelli, ai cancelli che lo chiudono, alla spazzatura che non viene tolta, alla via clandestina d'ingresso... Tanto per citare un esempio che chi abita qui conosce bene).
Queste cose non possono essere chieste ai cittadini: spesso c'è divergenza di opinioni perfino tra tecnici, architetti, legali, figuriamoci se io, io inteso come cittadino ignorante di norme e questioni tecniche, posso risultare utile.
Riguardo i fondi, bisognerà ricordare che in questa fase servono preventivi con entrate certe, che possono essere messe a bilancio, non ipotesi di soldi che arrivano da attività commerciali soggette all'incertezza del mercato.
Ma sono solo le istituzioni che possono, anzi debbono, trovare queste risorse, probabilmente cercando marchi commerciali a aziende che possono avere interesse a fungere da sponsor, in cambio di visibilitù e magari di altro.
Non si può progettare un qualcosa sperando di ripagarselo vendendo...biglietti per il cinema (è un esempio, magari ci fosse un cinema) o applicando ai parcheggi un prezzo non correttamente popolare come ipotizzato da qualcuno (basta il Policlinico Gemelli, in zona, a salassare i malcapitati parenti dei malati con tariffe ignobilmente elevate).
Insomma, cari politici, ora il lavoro dovete farlo voi, con la competenza del ruolo e la conoscenza di norme e leggi.
Quando alla cittadinanza verrà fornito un quadro realistico e reale di quanto si può fare, sarà di nuovo il momento di condividerlo.
A presto. Si spera,

 

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